Vacanze

Dic03

CALA DI NIKA'

Si trova nella parte meridionale dell’isola, merita una particolare attenzione perché dall’insenatura sotto il costone sgorga dagli scogli una sorgente di acqua termale, la temperatura dell’acqua, che subito si mescola con quella di mare, raggiunge i 70° C (si aggira tra gli 85 e i 100°C). L’acqua scorre anche in piccole vasche naturali delimitate da scogli, nelle quali è possibile immergersi e goderne le virtù terapeutiche. Nelle vicinanze si trovano piccoli depositi di zolfo, incrostazione di silice idrata e di allume. Per raggiungere la scogliera via terra è necessario percorrere un lungo e ripido sentiero fra gli arbusti e le rocce; se invece si arriva in barca via mare, si raggiunge poi a nuoto la zona dell’acqua termale.

Cala di Nikà

Nelle vicinanze verso ovest si trova il piccolo porto raggiungibile dalla perimetrale attraverso una strada sterrata e un po’ dissestata, che è bene percorrere a piedi o con un fuoristrada.

IMMERSIONE
Si scende verso il fondo seguendo la cima dell’ancora, poiché la corrente in superficie di solito è molto forte, raggiunto il fondo si prosegue verso la parete esterna della secca, la roccia presenta varie spaccature dove albergano murene, musdee, aragoste, i pesci pelagici (ricciole, dentici) fanno capolino a mezz’acqua verso il sommo, immersione impegnativa.

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Ott16
L’origine vulcanica di Pantelleria spiega le spettacolari colonne di vapore che potrete vedere fuoriuscire dai molti crepacci che si aprono nella roccia: sono le cosiddette “Favare”. Alla stessa causa sono da attribuire le saune naturali, le cosiddette “Stufe”, in cui le emanazioni di vapore raggiungono temperature altissime. Tra le molte sorgenti di acque termali presenti sull’isola, la più importante è lo Specchio di Venere.
Tutta la parte che si allunga da nord-est a sud-ovest è piuttosto rocciosa e scende a picco sul mare. La parte nord-occidentale è invece più pianeggiante e collinare.
La particolarità dell’isola risiede proprio nella varietà dei suoi paesaggi. Circondata da un mare cristallino e da coloratissimi fondali, racchiude al suo interno un territorio piuttosto aspro, in cui l’uomo è tuttavia riuscito a coltivare la vite, e una Riserva Naturale Orientata che si estende dal centro dell’isola fino alla costa.
STORIA
Fin dal neolitico, l’isola fu abitata da un popolo proveniente probabilmente dalla Tunisia. Già a quel tempo Pantelleria era un luogo di particolare importanza per l’abbondante presenza di ossidiana, il materiale più usato nella preistoria. A questo periodo risalgono alcuni monumenti funerari. Nel VII sec. a.C. fu colonizzata dai Fenici che la usarono per i loro commerci come ponte tra l’Africa e la Sicilia.

dammusotipicoContesa durante le guerre puniche, fu poi conquistata dai Romani, dai Bizantini e, nel ‘700, dagli Arabi che la chiamarono “Bent el Rion – Figlia del vento”.
dammusiLa lunga dominazione Araba ha lasciato segni profondi nella lingua, nelle usanze e nelle tradizioni dell’isola. Ad essi si devono anche la costruzione dei Dammusi, le caratteristiche abitazioni di Pantelleria in pietra lavica con il tetto a cupola. Da allora, Pantelleria seguì la sorte dell’intera Sicilia. Per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, durante la seconda guerra mondiale, subì un pesante bombardamento che distrusse gran parte dell’abitato.

UN PO’ DI CURIOSITA’
La morfologia dell’isola non regala neanche una insenatura naturalmente protetta dai venti: il versante dove andare a farsi un bagno lo sceglie madre natura, decidendo in quale direzione far soffiare il vento. A Pantelleria non esistono spiagge. La sabbia non è l’elemento di Pantelleria, ma lo sono le rocce plasmate dal mare e dal vento che diventano i “lettini” naturali per prendere il sole e fare un tuffo in acqua a rinfrescarsi.

Per gli irriducibili della sabbia, consigliamo allora di andare al lago vulcanico specchio di Venere dove un surrogato di spiaggia insieme a delle splendide fonti termali vi lasceranno a bocca aperta di fronte a tale teatro naturalistico.
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